Un villaggio brillante – Roveredo e i suoi «magistri» barocchi
Roveredo conta poco più di 2600 abitanti. La località situata in Mesolcina, nel sud dei Grigioni, non è quindi propriamente una città cosmopolita. Tuttavia, dal punto di vista storico, Roveredo brilla di luce propria. Questo è dovuto, per esempio, alla famiglia Zuccalli.
Enrico Zuccalli (ca. 1642-1724) fu per molti anni architetto alla corte bavarese ed è considerato il principale esponente del cosiddetto tardo barocco di Monaco. Lui e i suoi parenti hanno posto la propria firma su numerosi capolavori della Germania meridionale. E gli Zuccalli non furono gli unici architetti e stuccatori di Roveredo a lasciare il segno all’estero. Lo testimonia, ad esempio, il Museo Moesano di San Vittore, che presenta in modo dettagliato la storia e le opere dei magistri mesolcinesi.
Gli architetti e stuccatori di Roveredo hanno lasciato il segno anche nel loro paese natale. L’architetto Tommaso Comacio, per esempio, qui edificò per sé un grande palazzo. E proprio accanto, nella chiesa di San Giulio, una cappella laterale presenta un fantastico soffitto in stucco creato nel 1641 da Giovanni Battista Zuccalli, padre di Enrico Zuccalli.